Caffè e ftalati: attenzione a quello che beviamo, l’allarme è sempre valido
Caffè e ftalati: attenzione cosa usiamo quando beviamo il caffè perchè l’allarme è sempre valido. Milioni di persone bevono quotidianamente caffè espresso estratto da capsule monodose. A casa, in ufficio, a scuola o al bar è possibile imbattersi da anni in macchinette compatte in grado di preparare singole dosi di caffè, senza sprechi e a basso costo.
Recenti studi scientifici, però, hanno lanciato un campanello d’allarme all’intero settore del caffè e ai consumatori: in svariati test, le capsule in plastica si sono dimostrate in grado di rilasciare ftalati nel caffè durante l’estrazione ad alta temperatura.
Gli ftalati sono composti chimici che vengono usati in maniera diffusa nel settore delle materie plastiche per migliorarne modellabilità e flessibilità e, secondo alcune ricerche, sarebbero in grado di aumentare il rischio di contrarre patologie dannose per il sistema riproduttivo (in particolare quello maschile), cancro e diabete.
Per capsula si parla chiaramente di quantità estremamente ridotte e impercettibili della sostanza, ma comunque in grado di aumentare giorno dopo giorno la presenza nell’organismo di un composto derivato dal petrolio potenzialmente rischioso per la salute umana. Addio alla praticità del caffè monodose, quindi? No, per niente!
L’industria impiega da tempo una soluzione alternativa amica dell’ambiente e priva di controindicazioni: la cialda ecologica. A differenza delle capsule, le cialde ecologiche in filtro carta sono sempre biodegradabili, non contengono ftalati o sostanze nocive e assicurano un’estrazione perfetta e “pulita” (cioè non contaminata) del caffè macinato. La possibilità delle cialde di essere riciclate e compostate le rende a priori una soluzione preferibile alle capsule, notoriamente difficili da smaltire a causa della miscela di plastica e alluminio con la quale vengono frequentemente realizzate, ma il “fattore salute” sembra voler suggerire una volta per tutte una necessaria e tempestiva virata verso questo pratico metodo di confezionamento.
Ancora una volta la palla è in mano ai consumatori prima che ai produttori, notoriamente lenti nel cambiare i propri processi industriali: chi preferisce attendere studi più esaustivi o è affezionato al proprio marchio di fiducia può continuare liberamente a consumare caffè in capsule, mentre i consumatori più attenti e consapevoli verso ambiente e salute possono già oggi trovare in commercio svariati marchi di qualità che fanno uso di cialde ecologiche. Personalmente, visto il tema, non ho alcun dubbio: salute e tranquillità prima di tutto!
Caffè del Caravaggio ha da sempre spostato la filosofia ecologica e salutare sigillando i propri caffè in grani nei pratici sacchetti da 500 grammi o 1000 grammi e le cialde di caffè in filtro carta così da evitare che l'acqua calda entri a contatto con la plastica durante l'estrazione del caffè. Bevi responsabilmente, bevi ecologico e salutare! Se vuoi testare la nostra qualità, CLICCA QUI ORA!